giovedì 11 agosto 2011

Poesia

O Capitano! Mio Capitano! Il nostro viaggio tremendo è terminato,
la nave ha superato ogni ostacolo, l'ambito premio è conquistato,
vicino è il porto, odo le campane, tutto il popolo esulta,
occhi seguono l'invitto scafo, la nave arcigna e intrepida;
ma o cuore! cuore! cuore!

O gocce rosse di sangue,
là sul ponte dove giace il Capitano,
caduto, gelido, morto. O Capitano! Mio Capitano! Risorgi, odi le campane; 
risorgo- per te è issata la bandiera- per te squillano le trombe,
per te fiori e ghirlande ornate di nastri - per te le coste affollate,
te invoca la massa ondeggiante, a te volgono i volti ansiosi;
ecco Capitano! o amato padre!

Questo braccio sotto il tuo capo!
E' solo un sogno che sul ponte
sei caduto, gelido, morto. Non risponde il mio Capitano, le sue labbra sono pallide e immobili,
non sente il padre il mio braccio, non ha più energia nè volontà,
la nave è all' ancora sana e salva, il suo viaggio concluso, finito,
la nave vittoriosa è tornata dal viaggio tremendo, la meta è raggiunta;
esultate coste, suonate campane!
Mentre io con funebre passo
percorro il ponte dove giace il mio Capitano,
caduto, gelido, morto.

                                                             O Capitano! Mio Capitano!- Walt  Whitman


http://www.youtube.com/watch?v=XX6-2c9V5ow